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SashaDesign

Visual Design 

Il mondo che quotidianamente osserviamo è fatto di immagini, forme e colori. 

Per esperienza tutti sappiamo che la combinazione di questi fattori in una composizione ben precisa è in grado di catturare o meno la nostra attenzione, determinandone l'efficacia comunicativa.

Curando il visual come Art Director cerco, quindi, di cogliere l'essenza della comunicazione utilizzando quelle che sono le regole principali della composizione fotografica, scegliendo poi una linea minimal che privilegi gli aspetti salienti del messaggio, e giocando con la legge del contrasto per catturare l'attenzione dell'occhio curioso. Tutto ciò rifacendomi sempre al principio gestaltico per cui "il tutto è qualcosa di più e di diverso della somma delle singole parti".

Brand Design

Il brand è ciò che prima di tutto arriva del prodotto. La sua sintesi visiva, la sua unicità e la sua capacità di essere "ricordato" creano un'impronta nella memoria di chi ne fa esperienza.

Di qui l'attenzione che cerco di avere nel curarne ogni dettaglio e nel garantirne coerenza di stile e contenuto.

Ogni brand ha un valore inestimabile: ha il potere di catturare l'attenzione del cliente e di determinare la percezione e l'aspettativa che quest'ultimo ha del prodotto, sia esso tangibile che intangibile.

Per questo cerco di seguire la creazione del brand sin dal "naming", per poi declinare la sua sintesi visiva e l'immagine coordinata/packaging con quelle definizioni che lo caratterizzeranno anche negli ADV.

Prediligo uno stile minimal e bidimensionale che lasci spazio ai contenuti e all'essenza del prodotto, ma soprattutto che rispecchi i desiderata di chi il brand lo ha concepito.

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Exhibition Design

Curare un progetto espositivo significa per me determinare il percorso e l'esperienza che i fruitori ne faranno.

Progettare gli spazi equivale, quindi, a creare un gioco di vuoto/pieno in grado di mantenere sempre viva l'attenzione del visitatore, per valorizzare ogni singolo contenuto del percorso espositivo grazie ad un flusso dinamico che lo attraversa.

Il percorso diventa, perciò, anche e soprattutto emozionale... perché è l'emozione che il visitatore ricorderà all'uscita.

Alla fin fine è l'emozione trasmessa dalle opere, oltre alla creatività e al talento di chi espone, la vera protagonista della progettazione di spazi, contenuti, luci... perché è ciò che veramente ci si porta a casa quando le luci si spengono.

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